Yuichi Nishimura è un 42enne di Tokyo che fa l’arbitro a tempo pieno, per altro internazionale da dieci anni: al suo secondo Mondiale consecutivo, quest’anno ha avuto l’onere e l’onore di arbitrare il match di apertura tra i padroni di casa del Brasile e la Croazia. Ebbene, il fischietto giapponese ha operato scelte che definire controverse è forse riduttivo, così che dopo i primi 90 minuti di questa rassegna iridata c’è già chi grida allo scandalo.
Nei bar italiani e non solo la simpatia verso i croati era palese: la classica storia di Davide contro Golia, i dirimpettai sull’altra sponda dell’Adriatico contro i super favoriti che di fronte la gente di San Paolo volevano dimostrare al mondo la propria forza. Poi accade che i biancorossi giochino meglio, che passino in vantaggio meritatamente, che Neymar scagli con violenza una gomitata a Modric e venga solo ammonito: due minuti dopo l’attaccante del Barça pareggia e cominciano i mugugni.
Nei succitati bar i parallelismi con Byron Moreno, il pittoresco arbitro ecuadoregno che “ci estromise” dai Mondiali del 2002, si sprecano quando il buon Nishimura assegna con la decisione di chi non ha dubbi il rigore che permette al Brasile di effettuare il sorpasso e a Neymar di siglare una doppietta: non c’è fallo di Lovren su Fred, il nipponico indica il dischetto, i verdeoro passano immeritatamente. Tutti mormorano: complotto.
Quando poi Nishimura annulla il gol del 2-2 ai croati per (presunta, almeno non netta) carica di Olic su Julio Cesar, per molti non ci sono più dubbi: “Hanno voluto far vincere i padroni di casa“. Sul primo e terzo episodio il dibattito può essere tranquillamente aperto, non sul secondo perché il fallo di Lovren è semplicemente inesistente; tant’è, in casa Croazia si grida allo scandalo col ct Niko Kovac in testa che non le manda a dire:
“Abbiamo fatto un’ottima impressione, mi tolgo il cappello davanti ai ragazzi. È un onore allenarli. Il fallo di Lovren? Se quello è rigore, non possiamo più giocare a calcio. Piuttosto diamoci al basket. È una vergogna. Parliamo di rispetto e noi non siamo stati rispettati. Se questo è il modo per cominciare il Mondiale, meglio mollare e andare a casa”.
Il genietto del centrocampo del Siviglia Ivan Rakitic è altrettanto critico:
“Non è stata una bella serata per noi visto che abbiamo perso. Dispiace perchè era l’apertura dei Mondiali e avevamo fatto una buona gara ma non possiamo non incolpare l’arbitro per questo ko. E’ triste, è stata una festa del calcio, una grande partita. Ma tutti i nostri sforzi e il nostro lavoro non è stato ripagato per colpa di una sola persona”.
Non un modo bellissimo per cominciare i Mondiali: per il Brasile tre punti che in qualche modo erano preventivati, per conquistarli però l’arbitro Nashimura ha dovuto metterci lo zampino. Peccato.
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